A vedere d’infilata le immagini che Ugo Mulas ha preso della Milano degli anni Cinquanta non è difficile scorgere il superamento della visione concettuale o
astratta, e cogliere l’importanza della fotografia come testimonianza storica e prolungamento di una disperata vitalità, che riferisce della propria infanzia. Le immagini del Bar Jamaica, l’uomo col carretto di notte, la donna che dorme alla Stazione Centrale, gli operai che vanno a lavoro nella strada ghiacciata… non raccontano soltanto l’accadere, ci calano nella vita dell’autore e restituiscono un’umanità differente, ma eguale nella speranza di far saltare i pubblici orologi sotto il cielo libero della storia.
L’iconografia di Ugo Mulas è andata oltre l’obiettività del possibile, le sue fotodocumentazioni raggelano la figura nell’azione, e una sola immagine può contenere un accadere in maniera complessa ed esaustiva….