Fonte: http://www.artribune.com/2016/06/fotografia-francesco-faraci-malacarne-bambini-palermo/
Scritto da Antonella Ferrara
Rubano, fumano, trascorrono i pomeriggi giocando con le pistole. Sono i bambini delle periferie palermitane, un piccolo mondo di invisibili, confinati nei palazzi fatiscenti dei quartieri più poveri della città. A raccontare le loro storie è il fotografo palermitano Francesco Faraci con il progetto “Malacarne”.
CHI SONO I MALACARNE
Malacarne. “È così”, spiega Francesco Faraci, “che a Palermo sono soprannominati i piccoli delinquenti dei quartieri disagiati. E con lo stesso termine si indica la carne che non è buona neanche per il macello, quella da buttar via”. I malacarne del fotoreporter sono piccoli ladri e spacciatori nascosti tra i vicoli di Ballarò e dell’Albergheria. “Sono andato alla ricerca dell’umanità dei malacarne”, chiarisce. “Volevo raccontare come si vive in quei quartieri e per farlo ho seguito i bambini”.
Risse, prove di coraggio. Qui a dieci anni si impara a sparare e a rubare. Negli scatti di Faraci, però, c’è anche altro. Ai gesti provocatori e agli sguardi minacciosi si alternano tuffi al mare, partite di pallone nei campetti abbandonati, bambine vestite da principesse. Sullo sfondo ci sono case che cadono a pezzi, carcasse di automobili, stanze piene di umidità. “Il degrado è solo parte delle foto: il mio soggetto è l’energia dei ragazzini, la loro vitalità”, spiega. E continua: “Gli scatti dovevano raccontare l’universo di emozioni nascoste dentro quelle strade dimenticate. Lì c’è la rabbia del bambino che piange, la malinconia della mamma che abbraccia il figlio, la povertà dei ragazzini che dormono sul pavimento e l’allegria di quelli che giocano con un cagnolino”…continua