Fonte: http://www.internazionale.it/foto/2016/08/26/william-eggleston-foto
Fino alla fine degli anni sessanta, la fotografia a colori era usata in particolare nella pubblicità; in un ambito più autoriale era poco apprezzata da critici e fotografi. Così è stato almeno fino all’arrivo di William Eggleston, un pioniere che ha fatto entrare la fotografia a colori nel mondo dell’arte.
Eggleston (1939) ha nobilitato il colore servendosi di un processo di stampa chiamato dye transfer. La tecnica è stata brevettata dalla Kodak negli anni quaranta e già allora era considerata molto costosa. Nel dye transfer i negativi di partenza sono in bianco e nero, e sono stampati in tricromia, attraverso appositi filtri che sviluppano un’ampia gamma di rossi, blu e gialli. Eggleston l’ha scoperta viaggiando nel suo paese, gli Stati Uniti, per la precisione in un piccolo laboratorio di Chicago. Con il dye transfer si ottiene una profondità quasi materica delle immagini e una straordinaria intensità dei colori. La consacrazione ufficiale del colore di Eggleston avvenne nel 1976, quando John Szarkowski organizzò una sua mostra al Museum of modern art di New York….continua