Sognare di donne

“Volti di donna, icone e figure della sua sembianza, attraversano continuamente il nostro spazio visivo. Fotografiamo queste donne con emozione interessata e, prima ancora di descriverne l’intrinseca qualità fenomenologica, noi stessi restiamo sorpresi da sensazioni di stupore, timore, a volte imbarazzo. Ci domandiamo, allora, cosa sia questo spazio visivo in cui senza un espresso coinvolgimento abbiamo accolto e collocato i loro volti e le loro presenza. Ci chiediamo come mai questo spazio sia così stimolante, e, soprattutto, quando e perché lo abbiamo creato. Per un nostro bisogno? Per una nostra attesa? Per una nostra fantasia? O per un nostro sogno? …”

Pippo Pappalardo
“Reviere”, introduzione al libro “Sognare di Donne” (2009)

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