GIOVANNI GARBO “LA SCELTA”

In occasione della manifestazione “Scene di Paglia”  festival dei casoni e delle acque tra Padova e Venezia, a Piove di Sacco, esporrà Giovanni Garbo con “La Scelta” dal 22 giugno al 7 luglio 2013

 

Scegliere significa selezionare il meglio, ciò a cui si tiene di più, bisogna togliere il superfluo e non cedere a mode o trucchetti per stupire. Quella di Giovanni per questa mostra quindi non è UNA delle tante possibili scelte fra le sue fotografie, ma LA scelta. E’ quella definitiva perché ciò che ci presenta è il suo sguardo sulla sua Terra e la sua Gente e lo fa attraverso immagini che ci dicono cosa lui stesso intenda a tal proposito. La fotografia è un mezzo eccezionale di indagine. In genere si comincia cercando la Bella immagine ma poi, addentrandosi sempre di più nella specificità del mezzo, ci si accorge quanto la fotografia possa diventare utile nella ricerca della Verità, bella o semplicemente reale che sia. Ed è verità verso ciò che si fotografa ma soprattutto verso noi stessi, in ciò che noi crediamo o che amiamo. Come giustamente è stato detto la fotografia è una carezza al mondo ed è l’immagine stampata che diventa veicolo di questo episodio che altrimenti andrebbe perso nel corso della quotidianità. E’ l’occhio del fotografo attento che sceglie una determinata inquadratura e ce la propone in un contesto isolato dal flusso continuo della vita e ne eleva il messaggio. Quindi un percorso di riflessione che l’autore attua attraverso il mezzo fotografico e che ci propone un mondo che va trasformandosi rapidamente. Ecco la ricerca di immagini di un rapporto “Umano” fra luoghi e persone partendo da situazioni che possono sembrare datate o nostalgiche ma che in realtà sono la chiave di lettura per un mondo “migliore” oggi. Con un capitolo specifico dedicato alla recente e disastrosa alluvione che ha colpito personalmente l’autore e l’ultima immagine della mostra, che ritrae una centrale nucleare, è fin troppo chiaro il messaggio proposto: l’uomo deve vivere in equilibrio nel suo rapporto con i propri simili e la natura. Anche nella scelta dell’analogico in bianco e nero, e solo per una parte del digitale, non è un rimanere ancorati a valori del passato, anacronistici, ma una ricerca della qualità che solo quel percorso creativo e insieme “artigiano” riesce a produrre in modo più naturale. Giampaolo Romagnosi – Mignon

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