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A maggio parte la 12esima edizione del Festival di fotografia diffuso nella città emiliana, con oltre 30 mostre ufficiali e 300 del circuito off. Dal neorealismo italiano ai 50 anni della cultura hippie della Summer of Love
Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro. È questo il tema che, pensando all’archivio per eccellenza a disposizione di tutti, internet, collegherà mostre, eventi e installazioni dell’edizione numero dodici di Fotografia Europea, il festival promosso e organizzato dalla Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio Emilia che tornerà nella città emiliana dal 5 maggio al 9 luglio. “Concentrarsi sugli archivi“, affermano i componenti del comitato scientifico composto da Diane Dufour (direttrice Le Bal, Parigi), Elio Grazioli (Università degli studi di Bergamo), Walter Guadagnini (direttore Camera, Torino), “significa ovviamente, per noi, interrogarsi sul ruolo che vi svolgono le immagini, e in particolare la fotografia. Ancora una volta: puro documento, registrazione, dato, o interpretazione, espressione, immaginario, trasfigurazione? E ancora una volta: passato, presente o futuro?”. Un ideale percorso tra le oltre trenta mostre del circuito ufficiale – a cui si affiancano le trecento mostre del circuito Off disseminate sul territorio cittadino e provinciale – che prenderà avvio da Palazzo Magnani: qui l’esposizione Paul Strand e Cesare Zavattini. Un Paese. La storia e l’eredità presenterà le 88 fotografie originali, ristampe dell’autore e alcuni inediti del fotografo statunitense apparsi in Un Paese, uno dei primi fotolibri del neorealismo italiano….continua